Tecniche multimediali per la comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
(di Emanuela Riolo)
L’ obiettivo di questa tesi è di introdurre ad una conoscenza delle tecniche multimediali e delle tecnologie digitali avanzate nel settore dei Beni Culturali per la comunicazione e la valorizzazione del bene stesso, sviluppare e sperimentare un sistema di tecniche per supportare l'indagine sullo stato di conservazione di un bene culturale, fornire una conoscenza del manufatto architettonico di più semplice utilizzo e di più vasta portata, quindi progettare e realizzare basi di dati multimediali in ambiente distribuito a cui poter accedere e visualizzare con tecniche proprie della realtà virtuale i possibile risultati ...
Lo sviluppo degli strumenti tecnologici nell' ultimo decennio ha modificato, grazie all'informatica e ai sistemi di simulazione della realtà virtuale, sia la distribuzione delle informazioni sia la visualizzazione dei modelli tridimensionali. Le conoscenze scientifiche sviluppate nel settore dell' informatica e della comunicazione hanno trovato un fertile campo applicativo nell' ambito delle problematiche multidisciplinari tipiche del mondo dei Beni Culturali, dove la svariata tipologia del Bene culturale, che costituisce il nostro patrimonio culturale, richiede una vasta ed eterogenea documentazione. La quale spazia dalle informazioni relative ai siti fisici del bene alle tipologie degli stessi, al loro stato di conservazione, alle modalità di documentazione e di intervento, sino a chiudere l'intero processo conoscitivo con le modalitàdi fruizione. Le tecniche di studio, di analisi, di intervento e di documentazione risultano, quindi, fondamentali sia al fine di progettare e, poi, attuare soluzioni innovative per il restauro e la conservazionedei beni stessi, sia per predisporre un'ampia e completa fruizione nel rispetto e nella sicurezza del patrimonio rappresentato.
La comunicazione multimediale dispone dei mezzi per svolgere un ruolo importante per il recupero e valorizzazione del patrimonio culturale. Grazie all' informatica e ai sistemi di simulazione della realtà virtuale, con i quali, oltre alla diffusione delle informazioni, si può visualizzare modelli capaci di definire qualitativamente e quantitativamente il risultato di un' intervento permettendo così di valutarne anticipatamente l'impatto.
L'impiego di questi metodi e strumenti informatici serve a configurare nuovi scenari e produrre così un valore aggiunto per il bene culturale.
L' obiettivo preposto è quello di sviluppare esperimentare un sistema di tecniche, funzioni di dati, per supportare l'indagine sullo stato di conservazione di un bene culturale, in altre parole fornire una conoscenza del manufatto architettonico di più semplice utilizzo e di più vasta portata, quindi progettare e realizzare basi di dati multimediali in ambiente distribuito a cui poter accedere per motivi di studio, per conoscenza, per simulare interventi e visualizzare con tecniche proprie della realtà virtuale i possibili conseguenti risultati.
(...) L'ampio patrimonio culturale è destinato ad un inevitabile degrado se non si guarda ad esso con una logica diversa che tenda a renderlo produttivo anche in senso propriamente economico. Bisogna quindi sperimentare delle modalità per una diversa cultura del recupero del bene culturale, le quali puntino a considerare questi manufatti come una risorsa per la città, e affianchi l' operazione di valorizzazione del bene. Bisogna restituire al bene la leggibilità spaziale interna, eliminando i fattori di degrado, restituirgli la definizione di un livello di funzionamento compatibile con la tipologia originaria, restituirgli un adeguato contesto urbano e la possibilità di un' interpretazione dei suoi spazi di pertinenza che ne consenta una migliore fruizione, sempre ove tutto ciò sia possibile e necessario.
(...) Il mezzo informatico quindi, può e deve esercitare un ruolo operativo anche nel settore dei beni culturali, a condizione però che non sia il livello di tecnologia in sé a determinare la finezza del risultato ottenuto, quanto il risultato stesso . L' importante è che ogni volta, per ogni progetto, sia prima definito l'obiettivo tecnico scientifico,gestionale, economico e a valle, il livello di supporto che l'informatica può fornire. In ogni caso rimane peraltro uno strumento di indagine, sempre,non distruttivo.
Visita Virtuale al Castello della Colombaia
Il VRML (Virtual Reality Modeling Language) è il formato di file finalizzato alla descrizione di mondi e oggetti 3d. È stato creato per essere un formato universale di interscambio di grafica 3d integrata e multimedia, e trova applicazioni in numerose aree tra cui la visualizzazione scientifica, le presentazioni multimediali, l'intrattenimento, le pagine web e imondi virtuali condivisi. Si tratta di un linguaggio per descrivere simulazioni interattive, mondi virtuali fruibili via internet e contenenti collegamenti ipertestuali (URL) con il World Wide Web.
Istruzioni per la visita virtuale.
Per poter effettuare una visita virtuale della torre bisogna scaricare il plugin per il browser. Il plugin si chiama CORTONA VRML CLIENT per windows (peso 1,58 Mb) ed e prelevabile da qui. Una volta scaricato, installatelo sul vostro computer seguendo le istruzioni.
A questo punto seguite questo link , e dopo qualche secondo verrete collegati ad una pagina in cui apparirà la seguente schermata (la velocità di scaricamento dipende dalla vostra connessione)
(è richiesta connessione adsl veloce)
Un filmato con la Torre vista dal mare, dal cortile interno, ed infine alcuni particolari e cartografie che ne delineano l'identità storica.(E' richesta connessione ADSL. Attendere qualche secondo per il completo caricamento)
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Le tavole planimetriche della tesi (aggiunte il 18 giugno 2010)