Il percorso che si snoda davanti al visitatore porta all’ala destra (quella più anti- ca di forma ellittica) che si articola attorno ad un cortile raggiungibile dopo aver superato un ambiente di costruzione non molto antica la cui soffitta è crollata, esso conserva in una delle sue pareti una lapide avente due stemmi ai suoi lati che ricorda:
REGNANTE PHILIPPO III REGE HISPANIARUM
UTRIUSQ SICILIAE ETC
ILLUSTRISS ET EXCELLENTISS D D IOANNIS FERNANDEZ
DE PACECO EQUITIS AURATI MARCHIONIS VILLENAE
DUCIS ESCALONAE COMITIS SANCTI STEPHANI GORMA E
ET XICHENAE DITIONIUM BELLIMONTIS ALARCONIS ET
ALUMBRIUM IN REGNU MURSIAE DOMINI PROREG ET
CAPITGEN REGNI SECURITATEM ET INCURSUS HOSTIUM
PROPULSANDOS INCUMBENTIS PROVIDENTIA DELEGATIONE
D PETRUS SPINOLA EQUES ORD ALCANTARAE ABELLIS
CONSILIARIUS MAGISTER PORTULANUS INTEGERR
ET PRAE BELLO IN HOC REGNO EUSDEM AUCTORITATE
ARMORUM DVX STRENUUS
ARCEM HANC COLUMBARIAM PONTE PROPUGNACULIS
MUNIENDAM CURAVIT
ANNO SALUTIS ………
La cui traduzione è la seguente:
“ REGNANDO FILIPPO III RE DI SPAGNA E DI SICILIA, L’ILLUSTRE ED ECCELLENTE GIOVANNI DI PACECO, CAVALIERE DELL’AUREO MARCHESATO DI VIGLIENA, COMPAGNO DEL CAPITANO DI ESCALONA, DI SANTO STEFANO, DI GORMA E DI SICHENO E DEI PIU’ RICCHI BELLIMONTE ALARCONE E ALUMBRIO …………….. NEL REGNO DI SICILIA IN OBBEDIENZA A DIO E ALLA CATTOLICA MAESTA’ CURO’ LA SICUREZZA DEL REGNO RESPINGENDO L’INCURSIONE DEI NEMICI INCOMBENTI. D. PIETRO SPINOLA, CAVALIERE DELL’ORDINE DELL’ALCANTARA, CONSIGLIERE, MAESTRO, PORTULANO INTEGERRIMO, A CAUSA DELLA GUERRA IN QUESTO REGNO, CAPITANO VALOROSO NELL’AUTORITA’ DELLE ARMI, MUNI’ QUESTA TORRE COLOMBAIA DI UN PROPUGNACOLO DI DIFESA. ANNO DELLA SALVEZZA …………………”
Da quest’ambiente è possibile accedere ai piani superiori tramite una scala o andare al cortile, superando una porta con portale in travertino.
Al piano terra, visitando quelle che furono le celle, situate sul lato sinistro del cortile, si nota nelle pareti, che per eccessiva umidità, hanno perso l’intonaco, l’uso di materiali diversi che ci consentono di distinguere l’originale dalle superfetazioni. Queste celle ( se ne contano sette) sono piccole, basse molto umide e si affacciano sul mare tramite una piccola finestra. Esse contengono un vaso alla turca, una volta schermato da un muretto basso.
Sul lato destro è possibile notare tre pareti della torre ottagonale e quello che fu un unico grande vano ora risulta essere diviso in tre ambienti.
Di fronte a noi è possibile notare sulla destra, una piccola chiesetta, il cui interno è completamente devastato, una grande cella e una scala alla trapanese che consente l’accesso al piano superiore.
I due piani soprastanti ospitarono nel tempo celle per i detenuti al P.I° e locali infermerie, comandante e guardia al P.II°.
Per visitare la seconda ala del castello bisogna scegliere il percorso di sinistra al PT. La prima cosa che si nota è un ambiente adibito a parlatorio da cui si diparte un lungo tunnel che attraversa tutto il terrapieno della parte ellittica dell’antica costruzione.
Tramite una scala si accede alla parte bassa del castello di costruzione spagnola come testimoniato da una lapide posta all’esterno delle mura che ricorda:
AUSPICIIS CAROLI SECUNDI
HISPANIARUM ET SICILIAE REGIS
MARIAE ANNAE REGINAE GUBERNATRICIS
CLAUDIUS LA MOTALDUS PRINCEPS DE LIGNE DAMBLIZI
ET SACRI ROMANI IMPERII SOVERANUS DE FAGNOLLES
S. SICILIAE PROREX VIGILANTISSIMUS
ISTIUS REGNI SECURITATI HOC PROPUGNACULUM
EREXIT
MDCLXXI
La cui traduzione è la seguente:
CON GLI AUSPICI DI CARLO II, RE DI SPAGNA E DELLA SICILIA E PER LE LODI DI MARIA ANNA REGINA E GOVERNATRICE IL PRINCIPE MONTALDO DI LIGNY E DEL SACRO ROMANO IMPERO, ATTENTISSIMO,ERESSE QUESTO BALUARDO VICINO ALLA SICILIA, PER LA SICUREZZA DI QUESTO REGNO.
Si accede al cortile della suddetta costruzione dopo aver superato una porta avente mostre in travertino. Su questo cortile si affacciano oltre ad una piccola chiesa a forma triangolare, cinque celle, un locale cucina le docce e le pilozze per lavare la biancheria.
La torre di forma ottagonale è stata di recente consolidata e ristrutturata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali che ha sostituito i solai intermedi con del tavolato leggero ed ha eliminato alcune lesioni della volta di copertura dell’ultimo livello.Questo ha, infatti, una copertura del tipo volta stellare costolonata con le nervature che si dipartono da ogni angolo dell’ottagono e convergono al centro di esso.
Arch. Giuseppe Maltese
Arch. Andrea D'Amico