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Scrive Rosario Salone, su Trapani Capitale della Cultura e la Colombaia

Su richiesta del nostro socio Rosario Salone, pubblichiamo il suo comunicato del 31-gennaio e il successivo del 12 febbrario  (pubblicato altresì sul quaotidiano TP24.it)

31 gennaio 2020 - Scrive Rosario Salone, su Trapani Capitale della Cultura e la Colombaia

Apprendo con piacere che il “Rosone della chiesa di Sant Agostino" è stato preso come logo di Trapani Capitale delle Culture euro mediterranee. Con piacere perché, oltre alla felice scelta della pregiatissima opera, frutto di abile perizia delle nostre antiche maestranze, dove sono stati messi in bene evidenza i simboli delle tre religioni monoteiste, l’iniziativa è venuta da parte di giovani trapanesi, cosa che mi fa ben sperare per un rinnovato amore per la nostra città.

Mi permetto però di fare presente, senza nulla togliere al Rosone ed alla antica chiesa di sant’ Agostino che lo ospita, che qui stiamo etichettando tale, seppur pregevole opera, come simbolo della città di Trapani, dimenticando forse che storicamente sin da circa 2500, come infatti quest’anno ne ricorre la costruzione,il monumento storico per eccellenza che ha rappresentato Trapani è il vecchio castello di mare meglio conosciuto come “La Colombaia”.

Cosa vedevano e vedono infatti da lontano le barche, i vascelli, i piroscafi le navi, siano essi trapanesi e non quando via mare arrivano nei pressi della nostra città marinara non certo il Rosone di san Agostino ma Il Castello della Colombaia.

Invito il rag. Luigi Bruno, presidente della Associazione Salviamo La Colombaia, di cui mi onoro di essere socio insieme a tanti altri amici trapanesi e non, che dal 2002 si batte per la salvare questo importante monumento di invitare, a sua volta, i nostri iscritti e simpatizzanti a fare sentire la loro voce perché questa a mio avviso è una irrepetibile occasione per concentrare apposite iniziative al fine di salvare lo storico monumento dall’inevitabile degrado.

12 febbraio 2020 Egreg. Direttore.
La prego di scusarmi se torno brevemente sul tema della scelta del Logo emblema di Trapani ma, le ultime considerazioni riportate nel giornale di sabato mi invitano,
senza alcuna polemica a farlo.
Il grande poeta Giacomo Leopardi ,nella sua famosa e bellissima lirica Infinito, riferendosi al monte Tabor, così inizia:
“sempre caro mi è stato questo colle solitario……”.
Sono nato e cresciuto nei pressi del lungomare di mezzogiorno e i miei occhi, pur se sono passati parecchi anni, sono ancora pieni dello spettacolo che offriva, specie nelle prime ore del mattino e all’ora del tramonto , il Castello della Colombaia” .
Senza stare qui ad elencare le numerose poesie scritte da nostri poeti dialettali ed anche i vecchi proverbi che i nostri antichi concittadini hanno coniato in riferimento alla vetustà del castello perpetuandone così la memoria , mi permetto però di chiedere ai sostenitori del Rosone della chiesa di Sant’ Agostino, quale logo emblema di Trapani, se hanno mai sentito qualcosa del genere a proposito dello stesso.
Desidero anche ricordare che, tutte o quasi le chiese gotiche italiane riportano tali rosoni , senza andare molto lontano Erice e Custonaci e quindi: dove sta la particolarità di questa figura, seppur rappresentativa delle tre religioni monoteiste, rispetto al nostro caro vecchio Castello della Colombaia che vanta già 2500 anni di esistenza?
Ma la cosa che più mi meraviglia è il perdurare del silenzio “ufficiale” della popolazione trapanese che , come me è affezionata al vecchio castello.


“il naufragar m è dolce in questo mare”.
Così termina alla fine della lirica il grande poeta.


Grazie , buon lavoro e buona domenica.

Rosario Salone

 

Scrive Rosario Salone, su Trapani Capitale della Cultura e la Colombaia

Su richiesta del nostro socio Rosario Salone, pubblichiamo il suo comunicato del 31-gennaio e il successivo del 12 febbrario  (pubblicato altresì sul quaotidiano TP24.it)

31 gennaio 2020 - Scrive Rosario Salone, su Trapani Capitale della Cultura e la Colombaia

Apprendo con piacere che il “Rosone della chiesa di Sant Agostino" è stato preso come logo di Trapani Capitale delle Culture euro mediterranee. Con piacere perché, oltre alla felice scelta della pregiatissima opera, frutto di abile perizia delle nostre antiche maestranze, dove sono stati messi in bene evidenza i simboli delle tre religioni monoteiste, l’iniziativa è venuta da parte di giovani trapanesi, cosa che mi fa ben sperare per un rinnovato amore per la nostra città.

Mi permetto però di fare presente, senza nulla togliere al Rosone ed alla antica chiesa di sant’ Agostino che lo ospita, che qui stiamo etichettando tale, seppur pregevole opera, come simbolo della città di Trapani, dimenticando forse che storicamente sin da circa 2500, come infatti quest’anno ne ricorre la costruzione,il monumento storico per eccellenza che ha rappresentato Trapani è il vecchio castello di mare meglio conosciuto come “La Colombaia”.

Cosa vedevano e vedono infatti da lontano le barche, i vascelli, i piroscafi le navi, siano essi trapanesi e non quando via mare arrivano nei pressi della nostra città marinara non certo il Rosone di san Agostino ma Il Castello della Colombaia.

Invito il rag. Luigi Bruno, presidente della Associazione Salviamo La Colombaia, di cui mi onoro di essere socio insieme a tanti altri amici trapanesi e non, che dal 2002 si batte per la salvare questo importante monumento di invitare, a sua volta, i nostri iscritti e simpatizzanti a fare sentire la loro voce perché questa a mio avviso è una irrepetibile occasione per concentrare apposite iniziative al fine di salvare lo storico monumento dall’inevitabile degrado.

12 febbraio 2020 Egreg. Direttore.
La prego di scusarmi se torno brevemente sul tema della scelta del Logo emblema di Trapani ma, le ultime considerazioni riportate nel giornale di sabato mi invitano,
senza alcuna polemica a farlo.
Il grande poeta Giacomo Leopardi ,nella sua famosa e bellissima lirica Infinito, riferendosi al monte Tabor, così inizia:
“sempre caro mi è stato questo colle solitario……”.
Sono nato e cresciuto nei pressi del lungomare di mezzogiorno e i miei occhi, pur se sono passati parecchi anni, sono ancora pieni dello spettacolo che offriva, specie nelle prime ore del mattino e all’ora del tramonto , il Castello della Colombaia” .
Senza stare qui ad elencare le numerose poesie scritte da nostri poeti dialettali ed anche i vecchi proverbi che i nostri antichi concittadini hanno coniato in riferimento alla vetustà del castello perpetuandone così la memoria , mi permetto però di chiedere ai sostenitori del Rosone della chiesa di Sant’ Agostino, quale logo emblema di Trapani, se hanno mai sentito qualcosa del genere a proposito dello stesso.
Desidero anche ricordare che, tutte o quasi le chiese gotiche italiane riportano tali rosoni , senza andare molto lontano Erice e Custonaci e quindi: dove sta la particolarità di questa figura, seppur rappresentativa delle tre religioni monoteiste, rispetto al nostro caro vecchio Castello della Colombaia che vanta già 2500 anni di esistenza?
Ma la cosa che più mi meraviglia è il perdurare del silenzio “ufficiale” della popolazione trapanese che , come me è affezionata al vecchio castello.


“il naufragar m è dolce in questo mare”.
Così termina alla fine della lirica il grande poeta.


Grazie , buon lavoro e buona domenica.

Rosario Salone

 

Appello

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Contatta il Luigi Bruno - Presidente dell'Associazione Salviamo la Colombaia - Cell. 339/8002539
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