Fino ad ora, nel parlare della Colombaia, l’attenzione è stata rivolta alla sua lunga storia, al suo legame con la città, al suo stato di abbandono ed alla battaglia intrapresa dieci anni fa dall’Associazione Salviamo la Colombaia per evitare la sua autodistruzione come conseguenza dell’abbandono, delle intemperie e del vandalismo.
L’attività dell’Associazione è stata indirizzata verso tre punti, inizialmente fondamentali:
Il primo: la richiesta di sdemanializzazione che è stata concessa con il passaggio della proprietà dallo Stato alla Regione nel corso del 2011;
Il secondo: la richiesta e l’ottenimento nel 2010 di una somma (€ 600 mila) per la sua messa in sicurezza ancora non disponibile in quanto non è stato possibile indire la gara di appalto;
Il terzo: la richiesta di un contributo di € 5 milioni alla U.E. La pratica di richiesta non è
stata, inspiegabilmente, avanzata dall’Assessorato regionale per i beni culturali, motivo per il quale la U.E non ha potuto inserirla fra quelle per cui concedere il contributo.
In attesa della realizzazione dei punti 2 e 3 risulta, comunque, necessario individuare gli usi che si vorranno fare del castello.
Per questo l’Associazione ha iniziato un sondaggio popolare mentre le istituzioni interessate hanno parlato della realizzazione di un tavolo tecnico per conoscere anche i desiderata della popolazione.
In tutto ciò vi è stato e vi sarà un coinvolgimento degli adulti ed in alcuni casi anche di “anziani”, mentre sotto certi aspetti è stata trascurata la componente giovanile la quale rappresenterà la parte più importante di coloro che, nel futuro, ne potranno fruire.
Riteniamo quindi che spetti principalmente ai giovani il compito di proporre l’uso che si dovrà fare della Colombaia: un impegno utile e necessario in attesa della sua ristrutturazione.
In relazione a quanto sopra, riconoscendo l’ampiezza del problema, l’Associazione Salviamo la Colombaia ha ritenuto opportuno il coinvolgimento degli studenti affinché presentino delle proposte e realizzino dei progetti che, proprio in quanto provenienti da loro, rappresenterebbero una base portante in aggiunta alle proposte che verranno dalle istituzioni.
Un lavoro interessante e stimolante come un modo per immaginarsi il futuro della Colombaia ed il futuro dei giovani, che ha lo scopo, tra l’altro, di produrre un rinnovamento generazionale ed un diverso grado di sensibilità alle istanze, alle aspettative ed alle speranze che provengono dai giovani attraverso la scuola per un approccio realistico, concreto, dialogante e convincente in favore della Colombaia di Trapani.
Tale proposta è stata presentata dall’Associazione ed accolta con interesse da alcuni istituti superiori trapanesi come gli Istituti Tecnico Nautico, Tecnico Industriale e Tecnico per Geometri, i Licei Scientifico, Classico e Artistico e dai rispettivi giovani allievi i quali si sono già messi all’opera.
Riteniamo che il lavoro dei giovani farà scaturire interessanti progetti, quanto meno in linea con idee innovatrici e lanciate nel futuro della Colombaia.
Luigi Bruno
Presidente
Associazione Salviamo la Colombaia