LA COLOMBAIA DI TRAPANI. Il tempo non sente ragioni.

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La Colombaia di Trapani, silenziosa ed ipotetica destinataria di un'accorata narrazione lunga più di duemila anni, è segnata ed intrisa dall'intransigenza del tempo che non sente ragioni e che, nonostante tutto, continua a scorrere inesorabilmente sotto l'autentica attenzione di coloro ai quali nulla sfugge perché attratti dal profondo sconvolgimento del suo "essere". Con questa frase inizia la riflessione del Presidente dell' associazione Salviamo la Colombaia Luigi Bruno, "ospite" nelle pagine del giornale "La Risacca".

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 Articolo sul gionale La RisaccaLa Colombaia di Trapani, silenziosa ed ipotetica destinataria di un'accorata narrazione lunga più di duemila anni, è segnata ed intrisa dall'intransigenza del tempo che non sente ragioni e che, nonostante tutto, continua a scorrere inesorabilmente sotto l'autentica attenzione di coloro ai quali nulla sfugge perché attratti dal profondo sconvolgimento del suo "essere". Il costante contatto con la realtà e l'interesse nei suoi riguardi si estende meticolosamente nella grandiosità del suo insieme, all'unicità del particolare, dalla concretezza alla.. .favola in una sintesi di scatti così veloci da non fare rilevare l'attimo fuggente.
L'Associazione Salviamo la Colombaia, nonostante tale intransigenza è arrivata con molto ritardo sulla "breccia" o sugli "spalti", ha assunto un impegno costante e continuo per la risoluzione del problema Colombaia, per curare un "paziente" affetto dagli acciacchi della vetustà, dall'abbandono come di un vecchio in un cronicario, dal vandalismo come se fosse in un luogo di passaggio ed alla portata di tutti, dalle intemperie in un continuo stillicidio di acque piovane, di acqua salata e di vento che si infiltrano tra le vecchie pareti e dentro gli spettrali fatiscenti locali che raccontano ad ogni piè sospinto la storia del loro vissuto. Causa di soprusi determinati da un violento e sconvolgente assenteismo che non possono essere né giustificati né rimediati con le panacee che a volte vengono proposte in particolari momenti di carattere politico.
 
 
Non solo il tempo non sente ragioni, ma, a quanto pare, nemmeno le istituzioni e, purtroppo, per la maggior parte dei casi nemmeno la popolazione che, statiche, nonostante la petizione organizzata dall'Associazione che ha raccolto più di 7200 firme ed il riconoscimento del FAI, nel 2009, quale monumento artistico e storico da tutelare, attendono che altri pensino al da farsi. Bisogna fare ricordare ed insistere sul fatto che la Colombaia siamo noi, cittadini trapanesi, che essa rappresenta il nostro passato e le nostre origini, il nostro presente ed il futuro per le nuove generazioni. E' per questo che l'Associazione, consapevole dell'impegno assunto, insisterà nel suo itinerario per una più approfondita e determinata opera di sensibilizzazione e per continuare la realizzazione di quell'insieme di incontri ed approcci che saranno necessari per convincere tutte le istituzioni coinvolte ad un più preciso impegno. Dopo la sdemanializzazione e la consegna della Colombaia alla Regione, effettuate in due tempi, il primo avvenuto a Palermo il 10 agosto 2011 e il secondo avvenuto a Trapani l ’11 ottobre 2011, ritenevamo che una parte dei problemi per i quali l'Associa-zione combatte da quasi 10 anni, fosse stata risolta.
Purtroppo stiamo rilevando un momento di stasi.
 
La situazione attuale, pertanto, è rappresentata da questi due importanti momenti e dall'inserimento, nel 2010, nel bilancio della Regione della somma di 600 mila euro per la sua messa in sicurezza che sarebbero stati propedeutici ad un primo intervento sul castello. Ma sta di fatto che, a tutt'oggi, non è stato ancora pubblicato il bando di concorso per l'appalto dei lavori che dopo le assicurazioni presentate in una conferenza stampa avrebbero dovuto iniziare prima dell'estate 2011. Bisogna, inoltre, ricordare che l'Assessorato regionale per i beni culturali, purtroppo, non ha ritenuto, non comprendiamo per quale alchimia, fare inserire la Colombaia tra i progetti per i quali l'UE avrebbe potuto concedere il contributo per la ristrutturazione definitiva della Colombaia per la quale, si dice, occorrono circa 5 milioni euro. Infine, poiché "il tempo non sente ragioni" la devastazione ambientale sarà supportata da un certo assenteismo.
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