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Colombaia di Trapani: il via a progetti e programmi.

Sull’onda  dell’emozione scaturita dalla  decisa e finalmente  definitiva sdemanializzazione della Colombaia, della quale l’Associazione Salviamo La Colombaia  ha preso atto con grande soddisfazione, da più parti si riscontrano,  e con una certa insistenza, molte proposte e molte richieste di carattere tecnico/organizzativo per risolvere il problema, che a prima vista sembrano nuove, ma che nuove non  sono.

L’Associazione Salviamo la Colombaia, che da 8 anni si dibatte per la soluzione del problema, a seguito della proposta avanzata dall’Assessore Armao il 29 maggio 2010 nel corso del 3° Colombaia day, sulla necessità di realizzare un tavolo tecnico, ha proposto a sua volta  e divulgato   una bozza per la istituzione di tale tavolo tecnico e di conseguenza, per non trovarsi impreparata,  ha iniziato un sondaggio tra la cittadinanza per l’uso che dovrà farsi della Colombaia.
Sondaggio che è tuttora in corso e per il quale si continua a chiedere alla cittadinanza cosa vuole che  essa diventi.
Alle domande predisposte,  la tendenza in percentuali, fino ad ora,  è stata la seguente:

1) Complesso museale,                                                                 26,53%
2) Centro studi scientifici,                                                               20,00%
3) Centro di scambio culturale dell’area del Mediterraneo,                  18,07%
4) Complesso ricettivo turistico,                                                       18,07%
5) Polo multifunzionale                                                                   14,23%
6) Parlamento del Mediterraneo,                                                      2,69%.


Per evitare che un certo entusiasmo possa portare a progetti lontani dalla logica e dalla esigenza dei cittadini, l’Associazione ritiene che nella organizzazione di forum o di tavoli tecnici o qualsivoglia organismo, sia ascoltata la “base” affinchè venga evitata la costruzione della solita cattedrale nel deserto o, peggio ancora,  la creazione di strutture ad uso e consumo di quella parte di interessi industriali o commerciali che tendono a “fare fuori” l’uomo comune.

A nostro avviso, qualsiasi cosa si decida di farne, il punto più saliente è quello della fruibilità da parte di tutti, cittadini, visitatori e ricercatori e che diventi un polo di attrazione e  di riferimento turistico e culturale.
Il problema consiste, comunque,  nel sapersi orientare tra le numerose proposte, cercare di capire quali sono le esigenze e le opportunità da non perdere e tentare  di riuscire a coglierle con la massima efficacia.

Malta ha realizzato in due anni  un progetto, elaborato da 40 architetti di fama internazionale,che è stato già finanziato dalla Comunità europea, sulla ristrutturazione di un suo castello dal quale si potrebbero  trarre le basi  e le idee per quanto riguarda i progetti sul futuro della  Colombaia.

Luigi Bruno

Presidente Associazione Salviamo la Colombaia

Colombaia di Trapani: il via a progetti e programmi.

Sull’onda  dell’emozione scaturita dalla  decisa e finalmente  definitiva sdemanializzazione della Colombaia, della quale l’Associazione Salviamo La Colombaia  ha preso atto con grande soddisfazione, da più parti si riscontrano,  e con una certa insistenza, molte proposte e molte richieste di carattere tecnico/organizzativo per risolvere il problema, che a prima vista sembrano nuove, ma che nuove non  sono.

L’Associazione Salviamo la Colombaia, che da 8 anni si dibatte per la soluzione del problema, a seguito della proposta avanzata dall’Assessore Armao il 29 maggio 2010 nel corso del 3° Colombaia day, sulla necessità di realizzare un tavolo tecnico, ha proposto a sua volta  e divulgato   una bozza per la istituzione di tale tavolo tecnico e di conseguenza, per non trovarsi impreparata,  ha iniziato un sondaggio tra la cittadinanza per l’uso che dovrà farsi della Colombaia.
Sondaggio che è tuttora in corso e per il quale si continua a chiedere alla cittadinanza cosa vuole che  essa diventi.
Alle domande predisposte,  la tendenza in percentuali, fino ad ora,  è stata la seguente:

1) Complesso museale,                                                                 26,53%
2) Centro studi scientifici,                                                               20,00%
3) Centro di scambio culturale dell’area del Mediterraneo,                  18,07%
4) Complesso ricettivo turistico,                                                       18,07%
5) Polo multifunzionale                                                                   14,23%
6) Parlamento del Mediterraneo,                                                      2,69%.


Per evitare che un certo entusiasmo possa portare a progetti lontani dalla logica e dalla esigenza dei cittadini, l’Associazione ritiene che nella organizzazione di forum o di tavoli tecnici o qualsivoglia organismo, sia ascoltata la “base” affinchè venga evitata la costruzione della solita cattedrale nel deserto o, peggio ancora,  la creazione di strutture ad uso e consumo di quella parte di interessi industriali o commerciali che tendono a “fare fuori” l’uomo comune.

A nostro avviso, qualsiasi cosa si decida di farne, il punto più saliente è quello della fruibilità da parte di tutti, cittadini, visitatori e ricercatori e che diventi un polo di attrazione e  di riferimento turistico e culturale.
Il problema consiste, comunque,  nel sapersi orientare tra le numerose proposte, cercare di capire quali sono le esigenze e le opportunità da non perdere e tentare  di riuscire a coglierle con la massima efficacia.

Malta ha realizzato in due anni  un progetto, elaborato da 40 architetti di fama internazionale,che è stato già finanziato dalla Comunità europea, sulla ristrutturazione di un suo castello dal quale si potrebbero  trarre le basi  e le idee per quanto riguarda i progetti sul futuro della  Colombaia.

Luigi Bruno

Presidente Associazione Salviamo la Colombaia

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