logo-sito

slide-27 slide-20 slide-21 slide-22 slide-23 slide-24 slide-25 slide-26 slide-28 slide-29 slide-30 slider-31 slide-32
slide-23.jpg

1st Colombaia Day

I soci dell'Associazione Stamane alle 10 con partenza dalla Lega Navale di Trapani  ha avuto luogo una spedizione ricognitiva , nell'Isolotto della Colombaia. Si sono riuniti   soci e simpatizzanti dell'Associazione "Salviamo La Colombaia" che muniti di macchina fotografica hanno realizzato un vero e proprio Safari fotografico per documentare ancora una volta le condizioni fatiscenti dell'immenso complesso architettonico facente parte del Castello della Colombaia. Anche io , che per la prima volta ho visitato l'isolotto ho potuto costatare che la situazione è davvero allarmante.

Innanzi tutto ci è stato vietato di entrare nel Castello, che presenta delle crepe molto preoccupanti, e le cui mura sono intaccate dalla continua erosione degli agenti atmosferici e dal mare che sta affiorando anche dal sottosuolo dell'isola , creando vasche di acqua, e contribuendo ancora di più a minare la solidità di tutto il sito.
Abbiamo potuto visitare solo il complesso circostante è lo spettacolo , credetemi è da rabbrividire. Le grate delle antiche celle riverse e sparse  terra, le mura pericolanti che presentano buchi enormi , e ciò che rimane di essi è deturpato con scritte volgari, o presenta bruciature derivanti probabilmente dagli incendi che i vandali appiccano . Negli angoli delle celle ,cumuli di spazzatura, prodotta da chi va a farsi le "scampagnate" o va a ubriacarsi nell'isola. Nel pavimento si è formata una sorta di sabbiolina, derivante dall'erosione delle mura, alta una trentina di centimetri.

In contrasto a tanto degrado , all’esterno ho visto un paesaggio meraviglioso, pullulante di vita, una flora eccezionale,  migliaia di gabbiani, che vivono e si nutrono in un mare così cristallino. Anche qui abbiamo notato come  i vandali hanno agito, distruggendo i fanali che illuminavano l'isola, abbandonando ogni sorta di rifiuti qua e là.
La rabbia che ho provato è stata fortissima. Non si può continuare a ignorare tutto ciò. Abbiamo un patrimonio unico al mondo, e lo stiamo perdendo.   

La raccolta di firme di cui si è fatta promotrice l'Associazione e con la quale i cittadini trapanesi chiedono che la Colombaia non vada perduta, è ormai giunta a quota 4800.
Il presidente dell’Associazione Rag. Luigi Bruno intervistato da Giacomo di Girolamo del Giornale di Sicilia ha prospettato 4 possibili soluzioni: 
 

- La prima (l'unica che è stata presa finora in considerazione) è quella della sdemanializzazione  con il passaggio dell’immobile al patrimonio del Comune, ma le pastoie burocratiche sono state tante e tali da impedire un iter snello.
- La seconda via, potrebbe essere quella dell’acquisto. Il demanio -  spiega - per le condizioni in cui si trova la struttura e non potendo eventualmente utilizzarla non avrebbe interesse alcuno per non cederla. In questo caso sarebbe auspicabile la sua vendita al comune ad un prezzo simbolico (anche un euro).
-  La terza via - a nostro avviso più facilmente percorribile - potrebbe essere quella della richiesta della concessione più che centennale.
- La quarta è rappresentata dalla realizzazione di progetti per destinazione d’uso che rispettino le leggi sui beni culturali ma che rispondano alla esigenza che la Colombaia diventi fruibile per essere visitata e quindi elemento trainante per la nostra economia turistica.

Ma una soluzione da parte delle istituzioni a questo punto è auspicabile?

Nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito una parte delle foto scattate stamattina.

1st Colombaia Day

I soci dell'Associazione Stamane alle 10 con partenza dalla Lega Navale di Trapani  ha avuto luogo una spedizione ricognitiva , nell'Isolotto della Colombaia. Si sono riuniti   soci e simpatizzanti dell'Associazione "Salviamo La Colombaia" che muniti di macchina fotografica hanno realizzato un vero e proprio Safari fotografico per documentare ancora una volta le condizioni fatiscenti dell'immenso complesso architettonico facente parte del Castello della Colombaia. Anche io , che per la prima volta ho visitato l'isolotto ho potuto costatare che la situazione è davvero allarmante.

Innanzi tutto ci è stato vietato di entrare nel Castello, che presenta delle crepe molto preoccupanti, e le cui mura sono intaccate dalla continua erosione degli agenti atmosferici e dal mare che sta affiorando anche dal sottosuolo dell'isola , creando vasche di acqua, e contribuendo ancora di più a minare la solidità di tutto il sito.
Abbiamo potuto visitare solo il complesso circostante è lo spettacolo , credetemi è da rabbrividire. Le grate delle antiche celle riverse e sparse  terra, le mura pericolanti che presentano buchi enormi , e ciò che rimane di essi è deturpato con scritte volgari, o presenta bruciature derivanti probabilmente dagli incendi che i vandali appiccano . Negli angoli delle celle ,cumuli di spazzatura, prodotta da chi va a farsi le "scampagnate" o va a ubriacarsi nell'isola. Nel pavimento si è formata una sorta di sabbiolina, derivante dall'erosione delle mura, alta una trentina di centimetri.

In contrasto a tanto degrado , all’esterno ho visto un paesaggio meraviglioso, pullulante di vita, una flora eccezionale,  migliaia di gabbiani, che vivono e si nutrono in un mare così cristallino. Anche qui abbiamo notato come  i vandali hanno agito, distruggendo i fanali che illuminavano l'isola, abbandonando ogni sorta di rifiuti qua e là.
La rabbia che ho provato è stata fortissima. Non si può continuare a ignorare tutto ciò. Abbiamo un patrimonio unico al mondo, e lo stiamo perdendo.   

La raccolta di firme di cui si è fatta promotrice l'Associazione e con la quale i cittadini trapanesi chiedono che la Colombaia non vada perduta, è ormai giunta a quota 4800.
Il presidente dell’Associazione Rag. Luigi Bruno intervistato da Giacomo di Girolamo del Giornale di Sicilia ha prospettato 4 possibili soluzioni: 
 

- La prima (l'unica che è stata presa finora in considerazione) è quella della sdemanializzazione  con il passaggio dell’immobile al patrimonio del Comune, ma le pastoie burocratiche sono state tante e tali da impedire un iter snello.
- La seconda via, potrebbe essere quella dell’acquisto. Il demanio -  spiega - per le condizioni in cui si trova la struttura e non potendo eventualmente utilizzarla non avrebbe interesse alcuno per non cederla. In questo caso sarebbe auspicabile la sua vendita al comune ad un prezzo simbolico (anche un euro).
-  La terza via - a nostro avviso più facilmente percorribile - potrebbe essere quella della richiesta della concessione più che centennale.
- La quarta è rappresentata dalla realizzazione di progetti per destinazione d’uso che rispettino le leggi sui beni culturali ma che rispondano alla esigenza che la Colombaia diventi fruibile per essere visitata e quindi elemento trainante per la nostra economia turistica.

Ma una soluzione da parte delle istituzioni a questo punto è auspicabile?

Nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito una parte delle foto scattate stamattina.

Appello

Possiedi foto, quadri, filmati, documenti o ricordi che riguardano la Colombaia?
Contatta il Luigi Bruno - Presidente dell'Associazione Salviamo la Colombaia - Cell. 339/8002539
oppure invia una segnazione tramite mail dalla pagina dei contatti sul nostro sito.