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La Colombara di Trapani

 

 

- Ragguaglio Storico

(…) vedi Storia della torre (pagg. 1 e 2)

(...) Scrive Teresa Colletta Piazzeforti di Napoli e Sicilia ( op. cit.): “È utile a chiarire il contributo settecentesco al potenziamento della piazza di Trapani e alla nascita di un sistema organico di opere fortificatorie, aggiornato alla « moderna » tecnica dell'architettura militare, il confronto con il progetto del 1673 conservato a Simancas, a cui prima si è fatto riferimento (fig. 2).

Nella revisione delle fortificazioni siciliane effettuata dal principe di Ligne, prima tappa del viaggio d'ispezione fu proprio Trapani nel 1671. Per l'importante baluardo della costa occidentale il viceré individuò l'opportunità di una cinta nuova suI lato di terra e di una nuova grande torre sull'estremità della penisola che ancora oggi porta il suo nome, ed il cui progetto è stato recentemente attribuito a Carlos de Grunemberg .

Alla documentazione geografica seicentesca è acclusa una relazione sullo stato delle fortificazioni di Trapani nella quale si leggono a chiare linee le idee progettuali del viceré Ligne di ampliare con una larga mutazione la cortina compresa tra il castello « di terra » e il baluardo soprannominato l’Impossibile nell'intento dichiarato che la sicurezza della città consistesse nell'isolarla dalla parte settentrionale con una grossa cinta e che ciò avrebbe reso la piazza inespugnabile.

Il progetto del Ligne fu portato a compimento pochi anni dopo dagli austriaci i quali, forti del bagaglio di nuove esperienze nel campo delle fortificazioni e dei fronti tenagliati e poligonali , proposero un fronte bastionato verso l'entroterra, integrando con opere addizionali il circuito bastionato cinque-seicentesco.

È possibile dimostrare l'avvenuta costruzione del fronte in epoca settecentesca ponendo a confronto due planimetrie conservate alla Biblioteca dell'Istituto Geografico Militare. Di queste una è un disegno, ascrivibile alla fine del Seicento per il nord ancora rivolto verso il basso, che presenta una semplice doppia scarpa antistante la murazione bastionata nord-occidentale; l'altra è un incisione di chiara matrice ottocentesca per il nord rivolto in alto e la presenza delle quote altimetriche del fondo marino, essa mostra l'avvenuta costruzione del fronte. Testimonianza dunque preziosa quest'ultima dell'antica sistemazione difensiva della città.”

 

Tra le notizie curiose apprese da Antonio Mongitore e tratto da “De Sicilia Ricercata delle cose più memorabili”: In Val di Mazara, fu a 1 Settembre 1726 scosso da orribile Terremoto: L’intesero le Città, Terre, e Villagi in giro a Palermo in distanza di 60 miglia: e si distese a Marsala, Mazara, Sciacca, ed altri luoghi, che provaron spavento, non però sanno. Solo in Trapani precipitarono dal campanile del Convetto de’ Carmelitani due palle smisurate di pietra: e nella fortezza della Colombara vo morì oppresso un Soldato”.

La Colombara di Trapani

 

 

- Ragguaglio Storico

(…) vedi Storia della torre (pagg. 1 e 2)

(...) Scrive Teresa Colletta Piazzeforti di Napoli e Sicilia ( op. cit.): “È utile a chiarire il contributo settecentesco al potenziamento della piazza di Trapani e alla nascita di un sistema organico di opere fortificatorie, aggiornato alla « moderna » tecnica dell'architettura militare, il confronto con il progetto del 1673 conservato a Simancas, a cui prima si è fatto riferimento (fig. 2).

Nella revisione delle fortificazioni siciliane effettuata dal principe di Ligne, prima tappa del viaggio d'ispezione fu proprio Trapani nel 1671. Per l'importante baluardo della costa occidentale il viceré individuò l'opportunità di una cinta nuova suI lato di terra e di una nuova grande torre sull'estremità della penisola che ancora oggi porta il suo nome, ed il cui progetto è stato recentemente attribuito a Carlos de Grunemberg .

Alla documentazione geografica seicentesca è acclusa una relazione sullo stato delle fortificazioni di Trapani nella quale si leggono a chiare linee le idee progettuali del viceré Ligne di ampliare con una larga mutazione la cortina compresa tra il castello « di terra » e il baluardo soprannominato l’Impossibile nell'intento dichiarato che la sicurezza della città consistesse nell'isolarla dalla parte settentrionale con una grossa cinta e che ciò avrebbe reso la piazza inespugnabile.

Il progetto del Ligne fu portato a compimento pochi anni dopo dagli austriaci i quali, forti del bagaglio di nuove esperienze nel campo delle fortificazioni e dei fronti tenagliati e poligonali , proposero un fronte bastionato verso l'entroterra, integrando con opere addizionali il circuito bastionato cinque-seicentesco.

È possibile dimostrare l'avvenuta costruzione del fronte in epoca settecentesca ponendo a confronto due planimetrie conservate alla Biblioteca dell'Istituto Geografico Militare. Di queste una è un disegno, ascrivibile alla fine del Seicento per il nord ancora rivolto verso il basso, che presenta una semplice doppia scarpa antistante la murazione bastionata nord-occidentale; l'altra è un incisione di chiara matrice ottocentesca per il nord rivolto in alto e la presenza delle quote altimetriche del fondo marino, essa mostra l'avvenuta costruzione del fronte. Testimonianza dunque preziosa quest'ultima dell'antica sistemazione difensiva della città.”

 

Tra le notizie curiose apprese da Antonio Mongitore e tratto da “De Sicilia Ricercata delle cose più memorabili”: In Val di Mazara, fu a 1 Settembre 1726 scosso da orribile Terremoto: L’intesero le Città, Terre, e Villagi in giro a Palermo in distanza di 60 miglia: e si distese a Marsala, Mazara, Sciacca, ed altri luoghi, che provaron spavento, non però sanno. Solo in Trapani precipitarono dal campanile del Convetto de’ Carmelitani due palle smisurate di pietra: e nella fortezza della Colombara vo morì oppresso un Soldato”.

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