“E’ un momento storico – ha detto Sebastiano Tusa intervistato martedì 11 ottobre da Nicola Conforti, speaker radiofonico trapanese- perché rappresenta un punto di partenza importante. Da oggi la soprintendenza di Trapani ha si prende carico della Castello della Colombaia per tutelarlo e salvaguardarlo e farlo diventare importante utile ed indispensabile non solo per la cittadinanza ma anche per i viaggiatori che ci vengono a visitare”
Il soprintendente auspica che Trapani possa diventare “una città che guarda il mare” nel modello delle grandi citta europee di mare come Barcellona, Amsterdam ,Amburgo o anche Genova.
La sua idea è che la Colombaia possa divenire un museo di se stessa, accogliendo tappe importanti della storia di Trapani col mare, a partire dai Fenici, passando per la battaglia delle Egadi, e la fine delle Crociate.
Riguardo la sua messa in sicurezza, auspica di poter rendere visitabile una piccola parte del Castello raggiungibile attraverso la costruzione di un pontile ligneo esclusivamente pedonale che colleghi l'isolotto con la terraferma sulla falsa riga del mare magnum di Barcellona.
Non esclude come idea, un coinvolgimento futoro coi privati, per l’utilizzazione dei corpi bassi del complesso architettonico, che non avendo grande rilevanza storico artistica potrebbero ospitare strutture di ristorazione e di vendita , che renderebbero la Colombaia anche un luogo di aggregazione sociale.
“Ma non si possono fare scelte autarchiche in merito – conclude Tusa - serve un confronto coi cittadini”.
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