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Il Santuario di Maria SS. Annunziata

La Storia

In seguito alla persecuzione islamica subita intorno al XIII secolo i frati Carmelitani furono costretti ad abbandonare il il Monte Carmelo in Palestina e a rifugiarsi in Sicilia.

Basilica dell' Annunziata

Nel 1238 trovarono a Trapani accoglienza, in un primo tempo nella Chiesa di Santa Maria del Parto. Nel 1250 ebbero in dono dal notaio Rinaldo Abbate una chiesetta dedicata a Maria SS. Annunziata e i terreni limitrofi, sita al di fuori delle mura della Citta. A questo punto , date le frammentarie o ancorchè assenti notizie storiche certe, bisogna affidarsi alla leggenda….

La leggenda più famosa e più accreditata si fonda su un manoscritto del 1380 conservato nell'archivio dell'Ordine dei Carmelitani nel quale si fa cenno a notizie tramandate dalla bocca del popolo, che parlano di una immagine venerata in una chiesa in Siria, proprietà di un cavaliere templare di nome Guerreggio. In seguito alle sconfitte subite in Terra Santa durante le crociate, i cavalieri templari furono costretti a ritirarsi nella loro patria. Tra questi il Guerreggio, pensò di imbarcare con sé anche la sua Madonna, chiusa in una cassa, per non lasciarla in mano agli infedeli che li avevano sconfitti, facendo rotta verso Pisa.

Durante il viaggio, giunti al largo di Lampedusa, a causa di una violenta tempesta, furono costretti a ripararsi nel porto di Trapani. Rimasero in citta diversi mesi, per riparare i danni subiti, ma non appena decidevano di salpare, un'altra tempesta si profilava all'orizzonte. Si convinsero allora che la Provvidenza avrebbe voluto che lasciassero la Statua a Trapani, e così decisero di affidarla al console pisano con la promessa di imbarcarla in seguito per Pisa. La statua fu riposta nella Chiesa di S. Maria del Parto già dimora dei Carmelitani, prima di trasferirsi all'Annunziata fuori le mura.

Quando venne il momento di inviare la Statua a Livorno, il console la fece deporre in un carro, trainato da buoi che dovevano condurla al molo dove un veliero era in attesa di salpare. Ma gli animali, non volevano muoversi. Alla prima frustata di incitamento, stranamente ed inaspettatamente presero a correre verso la campagna senza fermarsi… ll popolo trapanese era contento, perché da questi "segni" si capiva che la statua della Madonna, oggetto di sua grande devozione voleva rimanere in città. I buoi si fermarono soltanto dinnanzi alla chiesetta dell'Annunziata, e i Carmelitani accolsero la Madonna con gioia grandissima. Guerreggio, quando venne informato dell'accaduto, decise di far rimanere la statua a Trapani, in quella chiesa...





Architettura

Tra il 1315 al 1370 i frati Carmelitani, si prodigarono per la costruzione di un grande convento e una nuova chiesa più grande, proprio accanto al primo oratorio del notar Ribaldo.Rosone sulla Facciata della Basilica Il tempio fu realizzato a tre navate; la facciata, originale, è ornata da un portale gotico-chiaramontano sovrastato da un elaborato rosone. Altro portale, tuttora esistente, si trova sul lato di tramontana, nel cui arco, alla sommità, appaiono scolpiti in bassorilievo i buoi della leggenda. L'aspetto attuale però deriva dai lavori effettuati su progetto dell'architetto Giovanni Amico che nel 1770 trasformò la pianta della chiesa, mentre il campanile veniva alzato lateralmente dai fratelli Felice e Simone Pisano.
In seguito ad un provvedimento pontificio del 25.3.1950 la chiesa fu elevata alla dignità di basilica minore fu costruito un superbo altare basilicale su disegno dell'architetto Decio Marrone.
Lo sovrastano quattro statue bronzee del trapanese Domenico Li Muli.

La grande chiesa, che comprende anche tre chiesette e quattro cappelle,Interno della Basilica è di stile barocco, ad una sola navata, con sedici grosse colonne ed un cornicione largo. Il prospetto che ora si affaccia su Via Pepoli presenta un arco a sesto acuto e un rosone finemente intrecciato su pietra da taglio.
All'interno, a destra, si trova la Cappella dei Pescatori, commissionata nel 1481 da alcuni pescatori trapanesi, dove è ancora visibile un bellissimo portale arabo normanno, e nelle vele della cupola ottagonale nel 1604 furono dipinti in affresco scene della creazione e del peccato originale.

Cappella dei MarinaiSul lato di tramontana si trova la Cappella dei Marinai realizzata in tufo, sormontata da una cupola. All'interno, la suddetta cappella presenta una fusione di elementi orientali e rinascimentali con, come motivo ornamentale ricorrente, la conchiglia che corona le nicchie laterali, i pennacchi e l'abside. Sull' altare è esposto il Santissimo Sacramento.

Dietro l'altare basilicale sono presenti due porte del XIII secolo sormontate dal quadro della Annunciazione di Rosario Matera. Attraverso di esse si entra nella Chiesetta della Madonna che ha pareti imitanti marmi di porfido e rivestite di quadri di Storia ebraica di Andrea Marrone, disegnata e realizzata dall'architetto Simone Vaccara nel 1530 in stile rinascimentale. Attraverso un Arco marmoreo del Gagini (inaugurato il 15 agosto del 1537) e una Cancellata in bronzo di Giuliano Musarra (opera in bronzo del 1591), ci si introduce nella Cappella della Vergine , il vero santuario, luogo ritenuto dai fedeli anticamera del paradiso poiché in essa è custodita la Statua della Vergine Santa con il Figlio.

Qui, sotto il baldacchino sostenuto da otto colonne di marmo, è sistemata la statua , del peso di 12 quintali, di marmo pario o nasso, capolavoro commissionato probabilmenteCappella della Madonna di Trapani intorno al 1290 a Nino Pisano dal Consolato di Pisa, il quale costruì altre Madonne, che per i lineamenti sono molto simili alla nostra amatissima; come ad esempio La "Madonna col bambino" sita nella chiesetta della Spina la "Madonna del Latte" sita in San Matteo, a Pisa, e la "Madonna col bambino" sita in Santa Maria Novella a Firenze. Chiunque guarda, il viso della Vergine bella e sublime nel suo sorriso amorevole, oppure ferma lo sguardo sul Bambino e sulle sue movenze vivaci per lo slancio palpitante verso la Madre, non può che rimanere rapito. Così trova spiegazione la grande devozione mariana suscitata dall' autore in coloro che sanno stare in contemplazione, anche per un breve spazio di tempo.

La particolare devozione del popolo, le innumerevParticolare- Volto della MAdonna e del Bambinooli grazie concesse da Dio per intercessione di Maria, la vasta diffusione del culto, convinsero il Capitolo Vaticano ad insignire l'Immagine sacra di una corona d'oro il 22 aprile del 1733. Due secoli dopo, il 10 agosto 1934, il medesimo rito fu ripetuto con lettera apostolica del Papa Pio XI. Il 25 marzo 1950 il Papa Pio XII elevò la chiesa dell'Annunziata al titolo di Basilica Minore perché meta di un peregrinare incessante, e perché ricca di ricchezze artistiche inestimabili.

A fianco alla Cappella della Madonna si trovano la Cappella di San Vito del 1579 e la Cappella di Sant'Alberto degli Abbate del 1582. In quest'ultima, di gusto barocco, si custodisce la Statua reliquario argenteo di Sant' Alberto, patrono di Trapani - assieme alla Madonna. Essa è stata cesellata da Vincenzo Bonaiuto. Tra le opere esistenti nel santuario , le statue lignee di San Giuseppe e Sant' Elia di Domenico e Antonio Nolfo, il grande Crocefisso di Pietro Orlando e la Sacrestia con nella volta degli affreschi di Domenico La Bruna, e diverse opere dell'artigianato trapanese.





Il Museo Pepoli

Di fianco al santuario dell'Annunziata, l'ex convento dei Carmelitani ospita un magnifico museo le cui ricche collezioni storiche ed artistiche coprono il periodo dalla preistoria al XIX sec.
Il nucleo essenziale delle raccolte è costituito dalle collezioni private del Conte Agostino Pepoli che ai primi del Novecento fu il promotore dell'istituzione. Il pianterreno è dedicato alla scultura. La famiglia dei Gagini è ben rappresentata con quattro statue di santi.Quadro di Tiziano Di notevole interesse artistico il San Giacomo Maggiore di Antonello Gagini.
Un sontuoso scalone in marmo policromo permette di raggiungere il l° piano dove si trova la Pinacoteca . La sezione della pittura è ricca di dipinti di maestri italiani e stranieri tra cui B.Caracciolo, L. Corracci, Tiziano. In particolare il polittico di Trapani (XV sec.), opera di un maestro locale probabilmente attivo alla fine del sec. XIV anche a Palermo, una Pietà del napoletano Roberto di Oderisio (XIV sec.) ed una bella Madonna col Bambino e Angeli di Pastura (1478-1509).
La sezione archeologica è ricca di reperti greci e romani che provengono da Erice, Selinunte e Lilibeo.
Presepe in coralloGli artigiani locali si esprimono soprattutto nella lavorazione del corallo, come testimoniano oggetti liturgici ed alcuni pezzi di oreficeria (si notino in particolare quelli di Matteo Bavera, XVII sec.). Bella anche la serie di 16 piccoli gruppi di statuine in legno e tela raffigurante la Strage degli Innocenti (XVII sec.) Della produzione locale di ceramica si notino soprattutto i bei pannelli in maiolica raffiguranti la Mattanza e una vista di Trapani (XVII sec.).


Quindicina di Agosto in onore della Madonna di Trapani e del Patrono S. Alberto

Alla Madonna della Santissima Annunziata rimane il ruolo di Protettrice della città di Trapani.
Di Lei esiste un detto popolare che racconta il profondo rapporto di affetto tra la Madonna e la sua gente: Purtari nun si fa di autri genti. Secondo la tradizione popolare siciliana, infatti, la statua della Vergine "non si lascia portare da altre persone se non i marinai".

Un momento che riesce a riunire in sintonia tutti i Trapanesi, indipendentemente dalla estrazione sociale, dalla cultura, dal sentimento religioso di ognuno, è quello della Quindicina di agosto in onore della Madonna di Trapani. La quindicina ha un origine molto antica che testimonia la profonda devozione alla Vergine Maria: i primi quindici giorni di agosto vengono trascorsi, dalle prime luci dell'alba sino alle ore piccole della notte, nel tradizionale pellegrinaggio verso il santuario, dove ci aspetta la Madre, la Patrona, soffusa di celeste beatitudine, raffigurata nel suo stupendo altare, dal quale chiama a raccolta tutti indistintamente attorno a se' con amorevole pietà. La Basilica è sempre piena di devoti, e in questo periodo particolare vengono offerte quotidianamente e in tutte le ore, liturgie, canti e preghiere e litanie carmelitane, nonchè la Coroncina in onore della Vergine, secondo un programma da seguire durante le prime due settimane di agosto. Chi fa voto, ogni giorno fa delle file interminabili per andare a sfiorare o baciare la Venerabile Statua custodita nella Basilica.

Sant'AlbertoLa parentesi dal 6 al 9 agosto è dedicata al compatrono della città S. Alberto degli Abate, custodito in Basilica, che viene portato in un processione per le vie della città fino alla Cattedrale di San Lorenzo. Il giorno 7 d'agosto, festa del Patrono, la statua viene portata davanti al Palazzo Municipale, ed il Sindaco consegna al Santo le chiavi della Città.

Il 13 agosto di ogni anno, la Madonna custodita in cattedrale, Processione della Madonna di Trapani"arriva" in processione dal mare, a bordo della motonave "ZEUS" e dopo un breve percorso, viene portata in spalla fino in Cattedrale. Il momento in cui arriva dal mare è molto emozionante per i numerosi fedeli che l'aspettano al molo.

Alla fine della quindicina, il 16 agosto (data in cui si celebra la festa della Madonna di Trapani), si portava in processione la statua originale della Madonna. La statua, tuttora è custodita nella Basilica dell'Annunziata, è stata trasportata in processione 23 o 24 volte nel corso dei secoli; il primo trasporto secondo la storia risale al 1476, l'ultimo nel 1954. Dopo il '54 non venne più trasportata per salvaguardarne l'integrità. E, da molti anni ormai, viene portata in processione la statua venerata nella cattedrale di San Lorenzo. Percorre le vie più belle del centro storico, portata in spalla e accompagnata dalla banda che suona e dai processionanti che pregano.

La solennità della Madonna di Trapani viene celebrata dal Vescovo sia con una messa in Basilica sia con un Pontificale in Cattedrale.

 

 

 

 

Il Santuario di Maria SS. Annunziata

La Storia

In seguito alla persecuzione islamica subita intorno al XIII secolo i frati Carmelitani furono costretti ad abbandonare il il Monte Carmelo in Palestina e a rifugiarsi in Sicilia.

Basilica dell' Annunziata

Nel 1238 trovarono a Trapani accoglienza, in un primo tempo nella Chiesa di Santa Maria del Parto. Nel 1250 ebbero in dono dal notaio Rinaldo Abbate una chiesetta dedicata a Maria SS. Annunziata e i terreni limitrofi, sita al di fuori delle mura della Citta. A questo punto , date le frammentarie o ancorchè assenti notizie storiche certe, bisogna affidarsi alla leggenda….

La leggenda più famosa e più accreditata si fonda su un manoscritto del 1380 conservato nell'archivio dell'Ordine dei Carmelitani nel quale si fa cenno a notizie tramandate dalla bocca del popolo, che parlano di una immagine venerata in una chiesa in Siria, proprietà di un cavaliere templare di nome Guerreggio. In seguito alle sconfitte subite in Terra Santa durante le crociate, i cavalieri templari furono costretti a ritirarsi nella loro patria. Tra questi il Guerreggio, pensò di imbarcare con sé anche la sua Madonna, chiusa in una cassa, per non lasciarla in mano agli infedeli che li avevano sconfitti, facendo rotta verso Pisa.

Durante il viaggio, giunti al largo di Lampedusa, a causa di una violenta tempesta, furono costretti a ripararsi nel porto di Trapani. Rimasero in citta diversi mesi, per riparare i danni subiti, ma non appena decidevano di salpare, un'altra tempesta si profilava all'orizzonte. Si convinsero allora che la Provvidenza avrebbe voluto che lasciassero la Statua a Trapani, e così decisero di affidarla al console pisano con la promessa di imbarcarla in seguito per Pisa. La statua fu riposta nella Chiesa di S. Maria del Parto già dimora dei Carmelitani, prima di trasferirsi all'Annunziata fuori le mura.

Quando venne il momento di inviare la Statua a Livorno, il console la fece deporre in un carro, trainato da buoi che dovevano condurla al molo dove un veliero era in attesa di salpare. Ma gli animali, non volevano muoversi. Alla prima frustata di incitamento, stranamente ed inaspettatamente presero a correre verso la campagna senza fermarsi… ll popolo trapanese era contento, perché da questi "segni" si capiva che la statua della Madonna, oggetto di sua grande devozione voleva rimanere in città. I buoi si fermarono soltanto dinnanzi alla chiesetta dell'Annunziata, e i Carmelitani accolsero la Madonna con gioia grandissima. Guerreggio, quando venne informato dell'accaduto, decise di far rimanere la statua a Trapani, in quella chiesa...





Architettura

Tra il 1315 al 1370 i frati Carmelitani, si prodigarono per la costruzione di un grande convento e una nuova chiesa più grande, proprio accanto al primo oratorio del notar Ribaldo.Rosone sulla Facciata della Basilica Il tempio fu realizzato a tre navate; la facciata, originale, è ornata da un portale gotico-chiaramontano sovrastato da un elaborato rosone. Altro portale, tuttora esistente, si trova sul lato di tramontana, nel cui arco, alla sommità, appaiono scolpiti in bassorilievo i buoi della leggenda. L'aspetto attuale però deriva dai lavori effettuati su progetto dell'architetto Giovanni Amico che nel 1770 trasformò la pianta della chiesa, mentre il campanile veniva alzato lateralmente dai fratelli Felice e Simone Pisano.
In seguito ad un provvedimento pontificio del 25.3.1950 la chiesa fu elevata alla dignità di basilica minore fu costruito un superbo altare basilicale su disegno dell'architetto Decio Marrone.
Lo sovrastano quattro statue bronzee del trapanese Domenico Li Muli.

La grande chiesa, che comprende anche tre chiesette e quattro cappelle,Interno della Basilica è di stile barocco, ad una sola navata, con sedici grosse colonne ed un cornicione largo. Il prospetto che ora si affaccia su Via Pepoli presenta un arco a sesto acuto e un rosone finemente intrecciato su pietra da taglio.
All'interno, a destra, si trova la Cappella dei Pescatori, commissionata nel 1481 da alcuni pescatori trapanesi, dove è ancora visibile un bellissimo portale arabo normanno, e nelle vele della cupola ottagonale nel 1604 furono dipinti in affresco scene della creazione e del peccato originale.

Cappella dei MarinaiSul lato di tramontana si trova la Cappella dei Marinai realizzata in tufo, sormontata da una cupola. All'interno, la suddetta cappella presenta una fusione di elementi orientali e rinascimentali con, come motivo ornamentale ricorrente, la conchiglia che corona le nicchie laterali, i pennacchi e l'abside. Sull' altare è esposto il Santissimo Sacramento.

Dietro l'altare basilicale sono presenti due porte del XIII secolo sormontate dal quadro della Annunciazione di Rosario Matera. Attraverso di esse si entra nella Chiesetta della Madonna che ha pareti imitanti marmi di porfido e rivestite di quadri di Storia ebraica di Andrea Marrone, disegnata e realizzata dall'architetto Simone Vaccara nel 1530 in stile rinascimentale. Attraverso un Arco marmoreo del Gagini (inaugurato il 15 agosto del 1537) e una Cancellata in bronzo di Giuliano Musarra (opera in bronzo del 1591), ci si introduce nella Cappella della Vergine , il vero santuario, luogo ritenuto dai fedeli anticamera del paradiso poiché in essa è custodita la Statua della Vergine Santa con il Figlio.

Qui, sotto il baldacchino sostenuto da otto colonne di marmo, è sistemata la statua , del peso di 12 quintali, di marmo pario o nasso, capolavoro commissionato probabilmenteCappella della Madonna di Trapani intorno al 1290 a Nino Pisano dal Consolato di Pisa, il quale costruì altre Madonne, che per i lineamenti sono molto simili alla nostra amatissima; come ad esempio La "Madonna col bambino" sita nella chiesetta della Spina la "Madonna del Latte" sita in San Matteo, a Pisa, e la "Madonna col bambino" sita in Santa Maria Novella a Firenze. Chiunque guarda, il viso della Vergine bella e sublime nel suo sorriso amorevole, oppure ferma lo sguardo sul Bambino e sulle sue movenze vivaci per lo slancio palpitante verso la Madre, non può che rimanere rapito. Così trova spiegazione la grande devozione mariana suscitata dall' autore in coloro che sanno stare in contemplazione, anche per un breve spazio di tempo.

La particolare devozione del popolo, le innumerevParticolare- Volto della MAdonna e del Bambinooli grazie concesse da Dio per intercessione di Maria, la vasta diffusione del culto, convinsero il Capitolo Vaticano ad insignire l'Immagine sacra di una corona d'oro il 22 aprile del 1733. Due secoli dopo, il 10 agosto 1934, il medesimo rito fu ripetuto con lettera apostolica del Papa Pio XI. Il 25 marzo 1950 il Papa Pio XII elevò la chiesa dell'Annunziata al titolo di Basilica Minore perché meta di un peregrinare incessante, e perché ricca di ricchezze artistiche inestimabili.

A fianco alla Cappella della Madonna si trovano la Cappella di San Vito del 1579 e la Cappella di Sant'Alberto degli Abbate del 1582. In quest'ultima, di gusto barocco, si custodisce la Statua reliquario argenteo di Sant' Alberto, patrono di Trapani - assieme alla Madonna. Essa è stata cesellata da Vincenzo Bonaiuto. Tra le opere esistenti nel santuario , le statue lignee di San Giuseppe e Sant' Elia di Domenico e Antonio Nolfo, il grande Crocefisso di Pietro Orlando e la Sacrestia con nella volta degli affreschi di Domenico La Bruna, e diverse opere dell'artigianato trapanese.





Il Museo Pepoli

Di fianco al santuario dell'Annunziata, l'ex convento dei Carmelitani ospita un magnifico museo le cui ricche collezioni storiche ed artistiche coprono il periodo dalla preistoria al XIX sec.
Il nucleo essenziale delle raccolte è costituito dalle collezioni private del Conte Agostino Pepoli che ai primi del Novecento fu il promotore dell'istituzione. Il pianterreno è dedicato alla scultura. La famiglia dei Gagini è ben rappresentata con quattro statue di santi.Quadro di Tiziano Di notevole interesse artistico il San Giacomo Maggiore di Antonello Gagini.
Un sontuoso scalone in marmo policromo permette di raggiungere il l° piano dove si trova la Pinacoteca . La sezione della pittura è ricca di dipinti di maestri italiani e stranieri tra cui B.Caracciolo, L. Corracci, Tiziano. In particolare il polittico di Trapani (XV sec.), opera di un maestro locale probabilmente attivo alla fine del sec. XIV anche a Palermo, una Pietà del napoletano Roberto di Oderisio (XIV sec.) ed una bella Madonna col Bambino e Angeli di Pastura (1478-1509).
La sezione archeologica è ricca di reperti greci e romani che provengono da Erice, Selinunte e Lilibeo.
Presepe in coralloGli artigiani locali si esprimono soprattutto nella lavorazione del corallo, come testimoniano oggetti liturgici ed alcuni pezzi di oreficeria (si notino in particolare quelli di Matteo Bavera, XVII sec.). Bella anche la serie di 16 piccoli gruppi di statuine in legno e tela raffigurante la Strage degli Innocenti (XVII sec.) Della produzione locale di ceramica si notino soprattutto i bei pannelli in maiolica raffiguranti la Mattanza e una vista di Trapani (XVII sec.).


Quindicina di Agosto in onore della Madonna di Trapani e del Patrono S. Alberto

Alla Madonna della Santissima Annunziata rimane il ruolo di Protettrice della città di Trapani.
Di Lei esiste un detto popolare che racconta il profondo rapporto di affetto tra la Madonna e la sua gente: Purtari nun si fa di autri genti. Secondo la tradizione popolare siciliana, infatti, la statua della Vergine "non si lascia portare da altre persone se non i marinai".

Un momento che riesce a riunire in sintonia tutti i Trapanesi, indipendentemente dalla estrazione sociale, dalla cultura, dal sentimento religioso di ognuno, è quello della Quindicina di agosto in onore della Madonna di Trapani. La quindicina ha un origine molto antica che testimonia la profonda devozione alla Vergine Maria: i primi quindici giorni di agosto vengono trascorsi, dalle prime luci dell'alba sino alle ore piccole della notte, nel tradizionale pellegrinaggio verso il santuario, dove ci aspetta la Madre, la Patrona, soffusa di celeste beatitudine, raffigurata nel suo stupendo altare, dal quale chiama a raccolta tutti indistintamente attorno a se' con amorevole pietà. La Basilica è sempre piena di devoti, e in questo periodo particolare vengono offerte quotidianamente e in tutte le ore, liturgie, canti e preghiere e litanie carmelitane, nonchè la Coroncina in onore della Vergine, secondo un programma da seguire durante le prime due settimane di agosto. Chi fa voto, ogni giorno fa delle file interminabili per andare a sfiorare o baciare la Venerabile Statua custodita nella Basilica.

Sant'AlbertoLa parentesi dal 6 al 9 agosto è dedicata al compatrono della città S. Alberto degli Abate, custodito in Basilica, che viene portato in un processione per le vie della città fino alla Cattedrale di San Lorenzo. Il giorno 7 d'agosto, festa del Patrono, la statua viene portata davanti al Palazzo Municipale, ed il Sindaco consegna al Santo le chiavi della Città.

Il 13 agosto di ogni anno, la Madonna custodita in cattedrale, Processione della Madonna di Trapani"arriva" in processione dal mare, a bordo della motonave "ZEUS" e dopo un breve percorso, viene portata in spalla fino in Cattedrale. Il momento in cui arriva dal mare è molto emozionante per i numerosi fedeli che l'aspettano al molo.

Alla fine della quindicina, il 16 agosto (data in cui si celebra la festa della Madonna di Trapani), si portava in processione la statua originale della Madonna. La statua, tuttora è custodita nella Basilica dell'Annunziata, è stata trasportata in processione 23 o 24 volte nel corso dei secoli; il primo trasporto secondo la storia risale al 1476, l'ultimo nel 1954. Dopo il '54 non venne più trasportata per salvaguardarne l'integrità. E, da molti anni ormai, viene portata in processione la statua venerata nella cattedrale di San Lorenzo. Percorre le vie più belle del centro storico, portata in spalla e accompagnata dalla banda che suona e dai processionanti che pregano.

La solennità della Madonna di Trapani viene celebrata dal Vescovo sia con una messa in Basilica sia con un Pontificale in Cattedrale.

 

 

 

 

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